Consigli per acquistare e detenere un uccellino

 

Mi sto chiedendo la tua età, sì perché se sei un bambino dovrai avere l’aiuto dei tuoi genitori, in quanto come tutti i bambini avrai degli sbalzi di umore e magari qualche volta non ti ricorderai dell’uccellino che sta in gabbia, ed ha bisogno di acqua e cibo ogni giorno.


Se sei un adolescente, già sarai più responsabile e quindi potrai mettere in pratica i miei suggerimenti.

  • Per prima cosa devi preparare l’ambiente famigliare all’idea di possedere per casa un uccellino in quanto non a tutti potrebbe piacere il tuo progetto.
  • Cerca di individuare un angolo della casa, che sia abbastanza illuminato e non troppo trafficato.
  • Decidi che tipo d’uccellino ti affascina di più e cerca di conoscerlo, con l’aiuto di un opuscolo o magari con l’aiuto di un allevatore iscritto alla Federazione Ornicoltori Italiani, che potrà essere senz’altro molto esperto e sicuramente saprà consigliarti.
  • Vai in un negozio e acquista una gabbia, lascia perdere le varie forme che ti presentano o consigliano,  devi sceglierne una a forma di parallelepipedo con misure del tipo: cm 30x60 per la base, con un’altezza di 40. La griglia sul fondo è consigliata per una migliore igiene e praticità nella pulizia, accessoriata da più mangiatoie ed abbeveratoio a sifone, e da tre o quattro posatoi, che se ben posizionati danno modo all’uccellino di aprire le ali nel movimento, troppi sarebbero d’ impaccio. Ricordati pure di una ciotolina con il bordo basso che servirà per il bagnetto.
  • Se compri un uccellino in un negozio, assicurati che sia in ottima salute, e lo potrai dedurre dalla vivacità che dimostra, ma fai attenzione perché in una volieretta dove ci sono più soggetti, tutti svolazzano quando qualcuno si avvicina e così puoi cadere in inganno, ma se ti allontani un po’ e li osservi vedrai chi continua a saltellare vivacemente e chi invece si rilassa arruffando il piumaggio. Il piumaggio arruffato è il primo segale di un malessere per un uccello, poi subentra una certa apatia che col tempo potrebbe peggiorare o addirittura degenerare fino alla morte.
  • Se ti rivolgi ad un allevatore senz’altro non avrai il problema in quanto sarà lui a consigliarti il soggetto e magari ti aiuterà con l’alimentazione, che non deve essere cambiata in modo improvviso, per non aggiungere stress oltre a quello prodotto dal cambiamento di ambiente.
  • Ti consiglio di iniziare con un solo tipo di uccellino, magari con una coppia, cosi facendo sarai facilitato con l’alimentazione e avrai meno lavoro per accudirli.
  • Tornando all’alimentazione, devi sapere che l’acqua deve essere fresca ogni giorno, come pure i semi, che dovrai soffiare per separare quelli interi da quelli già mangiati. Le leccornie, quali biscotti, pastoncino, uovo sodo, spighe selvatiche, vanno fornite in quantità minima quanto basta in modo che non s’imbratti sul fondo della gabbia. Ti consiglio pure il classico osso di seppia, o del grit che gli servirà a integrare una eventuale carenza calcica.
  • Il bagnetto lo fornirai due volte la settimana, in giorni stabiliti e con qualsiasi clima esterno, lui saprà se usarlo oppure no, comunque a fine giornata è bene rimuoverlo in modo che non tocchi l’acqua quando è sporca.
  • Da ultimo ti ricordo di evitare che il tuo piccolo amico, soffra per folate di aria che magari tu gli avrai procurato, spostando la gabbia da un posto all’altro, o i colpi di sole se lasciato fuori con i raggi diretti su di lui, quindi se porterai fuori per qualche ora la gabbia, ricordati di schermarla almeno da un lato e sul tetto.
  • Per saperne di più puoi venire in Associazione, ogni primo venerdì del mese, ciao.

 

Giancarlo Civiero